
Galleria Lia Rumma
Abbiamo realizzato un sito scrupolosamente progettato per avere il maggior numero possibile di punti in comune con l'arte che lo caratterizza. Moderno e contemporaneo, pensato per valorizzare gli artisti, le opere, la storia di quella che non è una semplice galleria, ma un vero e proprio modo di accogliere, valorizzare e promuovere l'arte che, a partire da Salerno alla fine degli anni '60, è arrivata in tutto il mondo. Pulito, essenziale, esperienziale: i visitatori, si trovano a navigare l'esatta trasposizione digitale di quella che è la concezione dell'arte secondo Lia Rumma.
L'arte è negli occhi di chi guarda
L'arte è innanzitutto immersione e contemplazione delle opere. Questo concept ci ha guidato nel design del sito portandoci a fare e disfare, riprogettare e decostruire ogni pagina più e più volte fino a individuare la soluzione. Abbiamo eliminato orpelli e distrazioni, ridotto al minimo le interferenze visive che non fossero le immagini delle opere e utilizzato gli spazi negativi con un approccio tipico dei cataloghi d'arte e dell'editoria artistica Il risultato si traduce in una pulizia estrema e in un equilibrio aureo in cui le immagini vivono nella loro piena espressività senza che nessun elemento si vada mai a frapporre tra l'occhio dell'osservatore e le immagini in pagina. Una "sacralità" dell'arte che abbiamo ripetuto in ogni piccola e grande scelta di progettazione, a partire dal menù che apre proprio con la voce "artisti".
L'essenziale è tutto quello che ci serve.
"Less is more", siamo i primi a dirlo e non saremo certo gli unici, ma il sito di Lia Rumma è così: un omaggio-manifesto al minimalismo. Per esaltare al massimo il contenuto, abbiamo fatto a meno di elementi, gimmick grafici, finanche colori, concedendo alla fruizione delle pagine solo piccoli e studiate interazioni funzionali. Volevamo che gli utenti si immergessero già all'arrivo in una esperienza "da galleria". Per questo motivo abbiamo optato per la monocromia, utilizzando di fatto il solo colore nero con diversi livelli di trasparenza, utilizzando come unico carattere tipografico il Font Helvetica Now, la versione più moderna e fruibile di un carattere storico che rasenta la perfezione artistica. Lo stesso criterio è stato applicato alle griglie: fluide, di ampio respiro e, soprattutto, variabili in funzione delle opere. Perché, quando si tratta di arte, è la cornice a doversi adattare al contenuto, non viceversa.